“Non siamo stati in grado dirompere il soffitto di cristallo più alto e più resistente della nostra epoca, ma grazie a voi adesso quel soffitto ha 18 milioni di crepe… “ (Hillary Clinton)

Ultim’ora: E’ stato scoperto il più piccolo pianeta esterno al Sistema Solare mai individuato: si chiama Kepler-37b, è un pò più piccolo di Mercurio ma un più grande della Luna e orbita intorno a una stella simile al Sole. La scoperta, pubblicata su Nature, si deve a un gruppo coordinato dall’americano Thomas Barclay del centro di ricerca Ames della NASA. Si tratta del piu’ piccolo pianeta mai scoperto in assoluto, più piccolo anche di qualsiasi altro pianeta del Sistema Solare. E’ stato scoperto grazie al telescopio spaziale Kepler, lanciato nel 2009 dalla Nasa proprio con l’obiettivo di individuare nella nostra galassia pianeti rocciosi simili alla Terra in orbita intorno a stelle simili al Sole. Il pianeta impiega 13 giorni per orbitare intorno alla sua stella, che si chiama Kepler-37, probabilmente la sua superficie ha una temperatura di 400 gradi. Secondo i ricercatori, poichè il pianeta è molto piccolo e la sua superficie altamente irradiata dalla luce della sua stella, Kepler-37b è molto probabilmente un pianeta roccioso senza atmosfera o acqua, simile a Mercurio, il pianeta più piccolo del Sistema Solare e il piu’ vicino al Sole. Scoperto con la tecnica dei transiti, che misura la diminuzione della luminosità della stella quando un pianeta transita di fronte ad essa, Kepler-37b risiede in un sistema planetario dove vi sono almeno altri due pianeti, Kepler-37c, un po’ piu’ piccolo della Terra e Kepler-37d, il doppio dimensioni della Terra. La scoperta di pianeti extrasolari, spiegano gli esperti, ha contribuito a migliorare le nostre conoscenze sui sistemi planetari e ha mostrato che gli altri sistemi planetari possono essere molto diversi dal nostro. Ma degli oltre 700 pianeti extrasolari individuati finora quasi tutti sono molto piu’ grandi della Terra e gassosi. (Fonte MeteoWeb) Per approfondimenti: http://www.repubblica.it/scienze/2013/02/20/news/nature_scoperto_il_pi_piccolo_esopianeta-53054215/

Immagine dal sito del National GeographicFantascienza

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Scienza, tecnologia e società

Ambiente

– Tempeste (solari)
http://sdo.gsfc.nasa.gov/

Informatica

– Un Master in architettura delle informazioni
http://www.masteria.it/
– Analizzando twitter
http://voicesfromtheblogs.com/

Primo piano : Gli scienziati della NASA stanno monitorando costantemente una gigantesca macchia solare sulla superficie della nostra stella, cresciuta enormemente nelle ultime 48 ore. Grande sei volte la Terra, la regione attiva potrebbe innescare eruzioni solari nel corso di questa settimana. L’immagine è stata catturata dall’obiettivo del Solar Dynamics Observatory, lanciato nel 2010 al fine di tenere sotto stretto controllo l’attività della nostra stella. “Capire la reale portata della macchia solare non è molto semplice, in quanto si trova lungo una sfera, e non su un disco appiattito”, afferma il portavoce dell’agenzia spaziale, Karen Fox, del Goddard Space Flight Center di Greenbelt. Queste aree sono contrassegnate dalla riorganizzazione e dal riallineamento dei campi magnetici solari, e appaiono più scure per contrasto, dal momento che la temperatura è “meno calda” rispetto al materiale circostante della stella. All’interno della macchia solare, rispetto alle aree esterne dette di penombra,  sono stati osservati campi magnetici intensi rivolti in direzioni opposte, che rende la regione matura per eventuali tempeste solari. Si tratta di una configurazione abbastanza instabile, che potrebbe generare intensi brillamenti solari di classe X e di conseguenza generare intense espulsioni di massa coronale (CME). Naturalmente, come abbiamo ribadito più volte, eventuali fenomeni correlati alla regione attiva, potrebbero causare danni agli apparati elettrici o ai sistemi di comunicazione, ma non sarebbero pericolosi per la salute umana. Eventi molto violenti accaduti in passato, infatti, non sono mai stati correlati a danni sulla popolazione terrestre. Il Sole è nel bel mezzo di una fase attiva del suo ciclo undecennale, il quale dovrebbe raggiungere il picco più elevato nel corso di quest’anno. L’attuale ciclo è conosciuto come ciclo solare 24. (Fonte MeteoWeb)