giancarlo-manfredi“Il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio” (Italo Calvino) – Non lo sapevo: San Giuda, che viene festeggiato il 28 ottobre, è il santo patrono delle cause perse…

“Naturalmente la sincerità, la serenità, il superamento dell’ansia, la tenerezza, l’amore stesso, il fare bene le cose quotidiane non accrescono direttamente il Pil di una nazione. E proprio la precedenza data al Pil è una delle caratteristiche che hanno finito coll’accumunare i diversi programmi politici, rendendoli sempre meno distinguibili e più estranei ai nostri bisogni istintivi». (Luigi Zoja)

 Novembre2013-6… e proprio il 28 ottobre scorso è uscita una notizia di fonte ANSA, “In Italia il 20% della popolazione soffre di allergia, specie nei primi anni di vita: l’asma colpisce circa 650.000 bambini con meno di 14 anni ed è la causa più importante di visite di emergenza e assenze da scuola. Circa il 3% di bambini e ragazzi con asma ricorrente viene ricoverato durante l’anno e oltre il 30% almeno una volta nella vita.”

Ora, e se vi dicessi che gli stessi risultati si conoscevano già ben oltre venti anni fa?

Guarda caso erano anche il medesimo risultato della mia tesi di laurea, ma,  evidentemente, le statistiche non aiutano: che siano i fumi cancerogeni delle discariche in fiamme, le mefitiche esalazioni di un inceneritore dove si è conferito anche ciò che non doveva essere bruciato, o ancora le polveri sottili e i gas prodotti dalle caldaie e dal traffico delle nostre città, tutto ciò poco conta.

novembre2013-5E’ una strana foschia quella che oscura la nostra visuale e ci impedisce di vedere il quadro generale della situazione: lo stratega Von Clausewitz avrebbe classificato il fenomeno come “nebbia della guerra” intendendo con questa la difficoltà di ottenere informazioni attendibili in situazioni di conflitto e di scontro armato.

 Immaginate il fumo dei cannoni e dei moschetti, il polverone sollevato dalle cariche di cavalleria, gli incendi…

… Lo so, in teoria il 28 ottobre dell’anno 2013 le cose non dovrebbero andare alla stessa stregua di come succedeva nei gloriosi (mah?) tempi napoleonici, oggi abbiamo dalla nostra la tecnologia, i satelliti, i sensori, i droni, i computer, la Rete.

A quanto pare, però,  pilotare un robot non ci esenta da nevrosi  e contraddizioni, o forse siamo condannati a ripetere, in un ciclo perenne, le stesse vicende (magari trasformate in drammatiche parodie)  e gli stessi errori.

novembre2013-3E’ allora utopia sperare che il cambiamento, l’evoluzione della nostra società non ci venga imposto solamente “dal di fuori”, attraverso macchine e poteri che non controlliamo realmente?

Quello di cui siamo certi è che stiamo sperimentando un’era storica dove le emozioni spaziano dal pessimismo cosmico all’(auto)illusione più patetica, sebbene nulla ci vieti di ricercare quell’idea di perfezione (il nostro personalissimo Sacro Graal) che ci potrebbe dare una (metaforica quanto la saga di Star Trek) mano, nel percorso di miglioramento tanto individuale quanto collettivo, un viaggio verso la consapevolezza ambientale ovvero verso la saggezza sociale.

novembre2013-7Parlando di metafore ecologiste, dubito seriamente che ci sia da tirare un sospiro di sollievo sela Russia ritira l’accusa di pirateria contro gli attivisti di Greenpeace, arrestati per aver preso d’assalto una piattaforma di Gazprom nell’Artico il 18 settembre, ma rimane in piedi invece l’accusa di vandalismo per i 30 attivisti di diverse nazionalità”.

 Direi proprio di no: L’Era dell’antropocene è caratterizzata piuttosto una mancanza di prospettiva (ritorna il fumo della battaglia?), essendo venuto meno, ancora una volta, quel processo di individuazione definito dallo psicologo Karl Jung (che di miti collettivi se ne intendeva) come meta per lo sviluppo della personalità individuale.

novembre2013-4Sembra piuttosto che il nostro approccio alla realtà rimanga confinato ad una visione estremamente miope, incapace di vedere consapevolmente le contraddizioni implicite e di mascherare con figure mitologiche, enormi, ineluttabili e invincibili, i pericoli, concreti e potenziali cui andiamo incontro.

E’ accettabile nel XXI secolo tutto questo?

Ancora una volta no, ma capita lo stesso e ogni qualvolta si alzano grida di allarme sembrano piuttosto quelle di Cassandra, veggente (inascoltata) che aveva previsto la sconfitta di Troia (troppe metafore in questo editoriale), ma del resto è facile, in retrospettiva, dare la colpa di ogni nostro errore alla Morte Nera di turno, che sia un’epidemia di peste anziché la Stazione Spaziale di un malvagio Impero galattico…

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