Trapped“La democrazia è il potere di un popolo informato.” (Charles-Alexis-Henri Clerel de Tocqueville) – Presentato l’11° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione: gli under 30 protagonisti dell’evoluzione digitale della specie…

Segnaliamo oggi il comunicato stampa relativo al nuovo rapporto del Censis in merito alla comunicazione digitale nel nostro paese: dall’analisi dei dati che vi sono riportati ognuno di noi potrà trarne una personalissima interpretazione, ci limitiamo a sollevare alcune domande che al momento, a nostro avviso, non trovano risposte certe.

Nel documento di sintesi si riporta infatti che “Il 90,4% dei giovani si connette a internet, l’84,4% tutti i giorni, il 73,9% per almeno un’ora al giorno, il 46,7% con il wifi. Per informarsi usano Facebook (il 71%), Google (65,2%) e YouTube (52,7%). Il 66,1% ha uno smartphone e il 60,9% scarica le app sul telefono o tablet.” e questo, tutto sommato, è un dato in linea con la nostra esperienza quotidiana.

Tuttavia poco oltre troviamo come “Gli strumenti di informazione preferiti tra i giovani d’età compresa tra i 14 e 29 anni sono i telegiornali” :  a quanto pare i tre quarti dei giovani nell’Italia nel 2013, utilizzano come prima fonte informativa i telegiornali (percentuale che arriva al 92,8% negli over 65).

fuori-stradaPerché dunque le nuove generazioni “digitali” ricorrono ancora ai classici Tiggì per aggiornarsi sugli eventi (mentre i quotidiani cartacei hanno perso in cinque anni oltre il 20% dei lettori) ?

Consapevolezza delle “bufale” che vengono costruite ad arte per i fini più disparati (ma non certo per beneficenza e amore del genere umano) via internet ?

O è un mero fatto di (scarsa) “kultura” digitale (la migrazione epocale degli italiani verso alcune applicazioni di social networking), alla (ironica) faccia dei “#guerrieri” della Rete ?

C’entra qualcosa il fatto che la vendita dei libri nel nostro Paese negli ultimi 5 anni è  scesa del 7% ?

E infine, se il tasso di fiducia nei media tradizionali (come pure nelle pubblicazioni scientifiche)  è crollato, tutti quei bei discorsi sul Fatchecking attraverso la molteplicità di fonti presenti sulla Rete che fine hanno fatto ?

Di certo non è un caso se ci si inizia veramente ad interrogare sul rapporto asimettrico tra tecnologie disponibili ed effettive capacità di utilizzo (lo scrittore Jonathan Franzen, in un suo recente saggio su Karl Kraus, dice che “mentre il progresso tecnologico è stato spettacolare, i gadget tecnologici sono usati soprattutto per fare cose stupide.”)

Tante domande dunque, che meriterebbero comunque delle risposte da parte di ciascuno di noi, perchè – al di là della loro ingenuità – riguardano esattamente il nostro futuro prossimo venturo…

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