William T. Riker
di Nicola "Nic" Tartaglia
Cosa dire di William T.Riker, comandante dell'Enterprise-D?
Potremmo anche partire dicendo che per alcune grandi teste della flotta stellare è un
eroe e che per altri è soltanto un raccomandato da J.L. Picard, ma non mi sembra il caso.
Potremmo affermare, invece, che il suo comportamento gioviale e aperto con tutti serve a
nascondere una grande rabbia, quella per non aver mai potuto conoscere veramente sua
madre, morta quando William era ancora in fasce, o per non essere riuscito a farsi amare
dal padre che lo ha abbandonato alla tenera età di 15 anni, fatto che peraltro li ha
tenuti lontani per quasi 15 anni fino al giorno in cui Kyle Riker arrivò a bordo
dell'Enterprise per dare istruzioni al figlio che avrebbe dovuto rimpiazzare il capitano
della Aries (Il fattore icaro, TNG). Riker cerca di sfogare quesata rabbia repressa
dedicandosi al suo lavoro di primo ufficiale. Egli infatti ha un fortissimo senso del
dovere che lo porta qualche volta ad essere severo con i suoi compagni di equipaggio.
Riker pone la vita del suo capitano al di sopra della propria sicurezza. Abbiamo diversi
esempi su questo fatto: nel suo primo incarico, dopo essere uscito dall'Accademia nel 2357
(ottavo in ordine di bravura della sua classe), fu assegnato alla USS Pegasus, una nave
stellare scomparsa nel 2358 in misteriose circostanze, come timoniere. Anni dopo fu
rivelato che il capitano della Pegasus stava testando un dispositivo di occultamento che
violava il trattato di Algeron. Tutto l'equipaggio della Pegasus si ammutinò tranne Riker
che, invece, fu l'unico a lottare per difendere il proprio capitano e fu anche l'unico a
salvarsi quando la nave scoppiò. Purtroppo questa tendenza a voler difendere a tutti i
costi la vita del proprio capitano ha portato anche all'unica nota negativa sul suo
curriculum. Questo avvenne quando Riker prestava servizio come primo ufficiale della Hood:
si rifiutò di far scendere il capitano DeSoto su un pianeta perchè la situazione era
troppo instabile, ignorando gli ordini del suo superiore.
La "voglia" di proteggere il capitano è cresciuta quando Riker è diventato
primo ufficiale a bordo dell'Enterprise: ha incontrato J.L. Picard che è diventato per
lui il padre che non aveva "mai" avuto. Il rapporto che lega Riker a Picard è
tra i più stretti, infatti il giorno più brutto della vita del "numero uno" a
bordo dell'Enterprise è stato certamente quando Picard fu rapito dai Borg (L'attacco
dei Borg - prima e seconda parte, TNG). In quell'occasione William diede fondo a tutte
le sue energie per cercare di liberarlo. Picard (che ha la brutta tendenza a perdersi un
po' troppo spesso) è stato salvato da Riker anche in altre circostanze: per esempio
quando Riker si venne a trovare in una nave di mercenari che stavano trafugando antichi
manufatti, dove ritrovò il suo capitano che cercava di impedire il ritrovamento di
un'arma potentissima (L'arma perduta - prima e seconda parte, TNG).
Il rapporto molto forte che lega Riker a Picard è dimostrato dall'episodio in cui il
comandante dovette cercare di recuperare il dispositivo di occultamento sfasato che era a
bordo della Pegasus. William preferì rischiare la corte maziale per aver disubbidito ad
un ordine dell'ammiraglio Pressman, suo vecchio capitano sulla Pegasus, per salvaguardare
la sicurezza dell'Enterprise e quindi del suo capitano (La Pegasus, TNG).
Uno dei compiti del comandante Riker a bordo dell'Enterprise, oltre a dover mantenere
sempre la nave e l'equipaggio in condizioni di estrema efficienza, è quello di comandare
le squadre di ricognizione. Dal punto di vista di Picard questo è un gran divetimento, ma
noi ben sappiamo che non sempre è così. In queste missioni "esterne" Riker ha
dimostrato molte volte il suo coraggio e qualche volta anche la capacità di non risolvere
tutto con la forza. Basti ricordare la puntata in cui lui guida la squadra di sbarco su un
pianeta la cui unica struttura è un "strano" albergo (Hotel Royale,
TNG).
Anche se è indubbio che Riker si sia comportato valorosamente in tutte le sue missioni,
non possiamo fare a meno di notare che William ha sempre rifiutato il comando di una nave
stellare (la Drake, la Aries e la Melbourne) e questo molto probabilmente perchè lui non
si sente adatto ad una posizione di comando. Q gli ha perfino offerto di diventare membro
del Q-continuum, ma lui si è rifiutato (Il ritorno di Q, TNG). Comunque anche
Riker ha dimostrato, come il suo famoso capitano, molto senso tattico nel comandare una
nave; lo dimostra il fatto che William, a bordo di una nave disastrata, è riuscito a
sfuggire ad un incrociatore ferengi quando l'Enterprise non poteva far niente per salvarlo
(Una perfetta strategia, TNG).
Abbiamo
visto Riker come capitano di una nave Stellare anche altre volte: nel futuro (Ieri,
oggi, domani, TNG), dove però dimostra ottusità non volendo credere subito al
racconto di Picard, ed in una realtà ipotetica (Futuro imperfetto, TNG).
All'inizio della sua carriera nella Flotta Stellare, Riker fu assegnato alla base stellare
di Betazed, dove conobbe e si innamorò di una giovane studentessa di psicologia, la
betazoide Deanna Troi, futuro consigliere dell'Enterprise. La loro fu una relazione molto
intensa che li portò a compiere un antico rito Betazoide ed a dichiararsi Imzadi.
Riker però, divenuto tenente, scelse come priorità quella di far carriera nella Flotta
Stellare ed accettò un incarico sulla USS Potemkin, mettendo in secondo piano la sua
relazione con Dianna che si affievolì man mano. Questo lo portò ad una lunga serie di
avventure amorose che gli valsero la fama di casanova.
La passione di William per le donne è dimostrata dal viaggio che abbiamo potuto fare
nella sua mente di Riker quando è stato punto ad una gamba da un organismo alieno: in
tale circostanza abbiamo potuto vedere tutti i momenti di passione amorosa del primo
ufficiale (Shades of Gray). Purtroppo non sempre questa fama gli si è rivolta a favore;
infatti ha dovuto contrastare, con l'aiuto del capitano Picard, anche un'accusa di
omicidio da parte della moglie del professor Apgar. Questa donna sosteneva che suo marito
avrebbe scoperto lei e Riker mentre stavano "amoreggiando" su una stazione
spaziale in orbita attorno a Tanuga IV e che, per vendicarsi, il primo ufficiale avrebbe
ucciso il professore (Punti di vista, TNG). Un episodio divertente a questo
proposito è quando Riker incontra la razza degli J'naii, esseri dalla natura androgina,
ed è costretto a parlare ad un esponente di questa razza della sessualità umana (Il
diritto di essere, TNG).
Deanna
Troi e Riker sono rimasti ottimi amici e questo ha portato ancora problemi nella vita di
William: fu rapito dai Ferengi con Deanna e la madre di lei quando un Dai Mon di una nave
ferengi volle rapire Lwaxana per sfruttarne la telepatia nelle trattative di affari (Il
rapimento, TNG).
Prestando servizio sulla USS Potemkin, Riker comandò una missione di salvataggio sul
pianeta Nervala IV e fu conseguentemente promosso al grado di tenente comandante per
l'eccezionale valore dimostrato durante il salvataggio. Questa missione, però, a causa di
un guasto al teletrasporto durante l'ultima risalita, causò la comparsa di un doppione di
Riker che rimase sul pianeta per otto anni, cioè fino a quando non è stato tratto in
salvo dall'Enterprise (Il duplicato, TNG). Questo doppione, che ora si fa chiamare
Thomas Riker, ci permette di vedere come sarebbe andata a finire la relazione tra William
e Deanna se la carriera di lui non avesse impedito ai due di esplorare l'amore che
scorreva tra loro. Thomas Riker, infatti, cerca subito di riprendere la relazione con
Deanna e rimprovera il "fratello" per essersela lasciata sfuggire così
facilmente. Egli rappresenta anche un pò la parte oscura del carattere di William,
infatti sappiamo che si è alleato coi Maquis, un insieme di individui contrari al
trattato di pace tra la Federazione ed i Cardassiani che, con svariati raid, cercano di
far riaprire le ostilità.
William Riker ha la capacità di sapersi adattare a tutte le situazioni, anche le più
insolite e difficili. E' stato, ad esempio, il primo ufficiale della Flotta Stellare a
prestare servizio su una nave da guerra Klingon (la P'hag), in base ad un programma di
scambio ufficiali della Flotta, ed anche li si è fatto rispettare (Questione d'onore,
TNG).
Riker applica il suo modo di ragionare in tutte le cose che fa; una volta Data ha
affermato che Riker usa risolvere i problemi in modo convenzionale meno di una volta su
quattro.
Tra le sue attività preferite a bordo dell'Enterprise ricordiamo il suo trombone, le
partite a Poker con gli altri ufficiali superiori e cucinare (!).
Per concludere questo viaggio attraverso la vita e la personalità di William Riker posso
solo affermare che il "numero uno" è un uomo che riesce ad esternare tutte le
sue caratteristiche positive (il coraggio in situazioni difficili, la sua comprensione per
la vita umana, la fermezza quando serve) ma che nella profondità della sua mente ha
bisogno di affetto per colmare i drammi della sua infanzia.