Allarme rosso, tutti ai propri posti!
di Eros Ciaiolo



ALLARME ROSSO, TUTTI AI PROPRI POSTI !!!

Questa frase ricorre praticamente in quasi tutte le puntate di ST. Il fatto e' che appena il buon capitano di turno ha proferito la medesima, sul ponte non sembra che le cose cambino molto... Eppure posso assicurarvi che una nave in allarme rosso è un formicaio di attività, solo che non sono così visibili.
Quella che segue è la procedura standard di allarme rosso su una nave di classe Galaxy. Provate ad immaginarla all'opera...

Questa condizione è richiesta durante stati di emergenza nei quali il veicolo e/o l'equipaggio sono in pericolo, immediatamente prima di emergenze incombenti, o in situazioni di combattimento. Durante situazioni di allarme rosso, l'equipaggio e il personale collegato da tutti i tre turni lavorativi sono informati tramite allarmi sonori e visivi. Il personale chiave del secondo turno ha l'ordine di fare immediatamente rapporto alla propria stazione primaria, mentre il resto del personale del secondo turno fa rapporto alla stazione secondaria. Il personale chiave del terzo turno (che è presumibilmente nel suo ciclo di sonno) ha l'ordine di fare rapporto alla propria stazione secondaria (o a stazioni di assegnamento speciali) in 15 minuti.
Quelli che sto per indicare sono alcuni degli specifici preparativi.

Una serie di programmi diagnostici di livello 4 che vengono automaticamente avviati in tutti i sistemi, sia principali che tattici, ad intervalli di cinque minuti. Il ponte di comando viene immediatamente avvertito di qualunque variazione significativa dello stato di efficienza della nave.
Se al momento dell'allarme, il nucleo di curvatura fosse disattivato, esso deve essere portato alle condizioni di piena efficienza operativa e mantenuto al 75% della sua potenza di erogazione. Sempre all'inizio dell'allarme, una diagnostica di livello 3 viene condotta sui sistemi di propulsione a curvatura alla quale viene fatta seguire una diagnostica di livello 4 ripetuta ad intervalli di cinque minuti. I principali sistemi dei motori ad impulso sono portati alla condizione di piena efficienza e tutti i reattori operativi di riserva vengono portati in stand-by, pronti all'uso. In un potenziale scenario di combattimento, il sistema di propulsione ad impulso del modulo a disco viene portato in stato operativo completo.
Tutti i sensori tattici e a lungo raggio sono portati alla condizione di piena efficienza; l'uso dei sensori per missioni secondarie è discontinuo, eccetto se vi è l'approvazione dell'Ops. I deflettori sono automaticamente portati sulla configurazione tattica fino a quando l'ufficiale tattico non li configura specificamente e tutti i generatori dei deflettori secondari e di riserva sono portati in stand-by, pronti all'uso. I banchi phaser sono alimentati e messi in stand-by. I condotti di potenza sono abilitati e gli scanner per il tracciamento dei bersagli sono attivati. Viene inoltre eseguita una diagnostica di livello 3 per confermare lo stato operativo. Naturalmente i tubi di lancio dei siluri fotonici sono portati in stand-by, pronti all'uso, e viene energizzato un siluro in ogni tubo, caricato con una carica standard di antimateria di 1,5 Kg.
Il ponte di battaglia è portato in stand-by e l'equipaggio di riserva del ponte viene allertato per un possibile incarico nell'eventualità di dover separare la sezione a disco. Tutti gli hangar sono portati allo stato operativo di lancio: due navette vengono preparate per un lancio da eseguire in meno di trenta secondi.
I sensori interni registrano la posizione di tutto il personale e allertano la sicurezza nel caso di qualunque attività anomala; posizioni e informazioni sulle attività sono registrate per un'analisi futura.
Viene eseguita una diagnostica automatica di livello 4 per verificare la prontezza dei sistemi di soppravvivenza autonomi e recuperabili (moduli di salvataggio). La prontezza dei meccanismi di espulsione viene verificata attraverso un controllo parziale di livello 3 semiautomatico. Gli ufficiali addetti alla sicurezza sono assegnati a garantire che tutte le vie di fuga ai moduli di salvataggio siano sgombre.
Le porte di isolamento e i campi di forza sono automaticamente chiuse e attivati tra quelle sezioni che contengono gli effetti di una possibile emergenza, incluso incendi e decompressione di aree abitabili.

La condizione di allarme rosso, data la sua natura, comprende frequentemente variabili e circostanze impossibili da prevedere. Per questa ragione, l'allarme rosso richiede all'ufficiale comandante e a tutto il personale una flessibilità maggiore rispetto alle altre situazioni operative. Tutte le regole operative di un allarme rosso, tuttavia, sono soggette ad una adattabilità basata sulle situazioni specifiche.
La condizione di allarme rosso può essere richiesta dall'ufficiale comandante, dal manager delle operazioni, dal capo ingegnere o dall'ufficiale tattico. Addizionalmente, il computer principale può richiedere lo stato di allarme rosso in alcuni casi come la rilevazione di certi tipi di astronavi sconosciute o la rilevazione di certi tipi di malfunzionamenti critici o crash di sistemi. In tutti i casi, la dichiarazione automatica di uno stato di allarme rosso è soggetta alla revisione da parte dell'ufficiale comandante.

Certo che ne hanno di cose da fare!!
Bene, ora potrete dire che un'allarme rosso è un po' più complesso di quello che sembra.
Alla prossima...


Bibliografia e riferimenti:
- The NCC-1701D Interactive Technical Manual