Introduzione al modellismo
"TREK"
di Riccardo Galli
Ciao, Sono Riccardo Galli e mi occupo delle sezione modellistica
della Fanzine. In questa rubrica vedremo assieme i diversi aspetti del modellismo
"TREK", ossia quello che riguarda i kit reperibili nei negozi e quello che
possiamo costruire interamente da noi, realizzando così qualche cosa di veramente
esclusivo.
Per non spaventare i neofiti e i meno esperti comincerò dalle cose più semplici,
partendo da nozioni modellistiche di base fino ad arrivare ad illustrare tecniche sempre
più raffinate che consentono di dare un tocco di "realtà" al modello.
Diciamo subito che per chi non ha nessuna esperienza nel settore i primi risultati
potranno essere deludenti, quindi consiglio vivamente di non comprare subito un modello
costoso e complicato (spiegherò in seguito come si fa a scegliere il kit più adatto), ma
qualche cosa di particolarmente semplice su cui il neofita possa farsi le ossa. Voglio
però ricordare che il modellismo non è una scienza esatta, ma soprattutto un modo
piacevole di trascorrere il nostro tempo libero e quindi trattenetevi dal buttare dalla
finestra un modellino se non è particolarmente riuscito.
COSA E' REPERIBILE SUL MERCATO E COSA POSSIAMO COSTRUIRCI DA SOLI
Nei negozi di modellismo è ormai piuttosto diffusa la presenza
di numerose scatole di montaggio sul tema STAR TREK; si tratta quasi esclusivamente
di astronavi e di figurini (statuette raffiguranti i nostri beniamini) e sono quasi tutti
di buona qualità. Si va dai modelli più semplici fino a quelli dotati di illuminazione
interna a fibre ottiche. Sono rappresentate quasi tutte le astronavi viste nelle varie
serie e nei film; oltre naturalmente alle varie evoluzioni della mitica ENTERPRISE,
troviamo navi KLINGON, ROMULANE, FERENGI ecc. Ovviamente la scelta maggiore si ha tra i
modelli federali.
Le marche sono quasi esclusivamente AMT e REVELL mentre oltreoceano sono abbastanza
diffuse delle riproduzioni di navi poco note (sempre da costruire), in tiratura limitata,
progettate da ristretti gruppi di appassionati. Purtroppo se per quanto riguarda le navi
stellari abbiamo ampia scelta, non vi è in commercio alcun kit relativo ad
equipaggiamenti, armi e dispositivi vari visti usare dai personaggi che così tanto
amiamo. Sto parlando di Phaser, Tricorder, Comunicatori, P.A.D.D.. ecc. A dire la verità
sul mercato sono disponibili delle riproduzioni già montate, ma siamo veramente a livello
di giocattoli.
A questo punto restano due soluzioni: la prima è quella di modificare quello che
riusciamo a procurarci nei negozi specializzati, la seconda è cercare di costruire da noi
il modello che desideriamo. Nei prossimi articoli descriverò passo per passo come ho
realizzato alcuni di questi modelli (riportati qui sotto in fotografia) ottenendo dei
buoni risultati.
Descriverò ora brevemente le varie fasi che un modellista TREKKER
dovrà affrontare. Tali argomenti essendo vastissimi verranno senzaltro approfonditi nei
prossimi articoli di questa rubrica.
DOVE DOCUMENTARSI
Nel costruire e pitturare un modellino in scatola di
montaggio, non sempre basta attenersi alle istruzioni e alle immagini raffigurate sulla
confezione, ma è fondamentale avere una documentazione fotografica, il più completa
possibile, che ci faccia vedere quelle sfumature e quei particolari che rendono più
"vero" il nostro capolavoro. Se per questo genere di modelli non è fondamentale
raccogliere della documentazione supplementare, diventa obbligatorio farlo se vogliamo
realizzare, partendo da zero, qualche cosa che non si trova in commercio.
Per intraprendere una costruzione così radicale sono necessarie prima di tutto una ricca
documentazione fotografica che mostri l'oggetto da varie angolazioni e, possibilmente, il
relativo progetto o disegno in scala 1/1. Dato che chi mi leggerà è sicuramente un
"navigatore" di Internet non gli sarà difficile trovare qualche cosa spulciando
i numerosi siti TREK. Per realizzare alcuni modelli - nell'era pre Internet - ho dovuto
tribolare non poco per ottenere la documentazione necessaria.
Sono inizialmente partito da quello che vedevo in TV, registravo la parte che mi
interessava analizzandola con frequenti fermo immagine. Cercavo poi in giornali riviste e
libri gli altri particolari mancanti. Solo ultimamente sono usciti anche in Italia libri
contenenti illustrazioni che ci danno un aiuto fondamentale nel nostro lavoro. Sto
parlando di THE ART OF STAR TREK (edito dalla Pocket Books di New York) e i vari manuali
tecnici dedicati alla serie classica e a TNG (reperibili nei negozi specializzati).
Qualche immagine interessante la possiamo trovare anche nelle riviste dedicate a Star
Trek, COMMUNICATOR e THE OFFICIAL MAGAZINE.
Internet ha comunque aperto enormi possibilità al modellista che si vuol cimentare in questo tipo di costruzioni e nei prossimi numeri della Fanzine vi indicherò qualche interessantissimo sito che tengo tra i miei bookmarks. Voglio ricordare che gli accessori in vendita, oltre ad essere poco rifiniti ed avere l'aspetto di giocattoli, sono anche piuttosto dissimili nella forma e nelle dimensioni dagli originali. Un esempio su tutti: il phaser tipo 1 di TNG della Playmates è circa tre volte più grande dell'originale usato sul set.
Elencherò ora il materiale e gli strumenti necessari alla
realizzazione di un modello in scatola di montaggio comunemente reperibile in commercio.
PER LA COSTRUZIONE DEL MODELLO:
- un cutter con lama sottile
- colla per polystirene sia in tubetto che liquida da applicare con pennello
- colla cianoacrilica (tipo attack)
- stucco in pasta
- carta vetrata fine ed extra fine
- un limetta piatta ed una tonda.
PER LA PITTURAZIONE E LA RIFINITURA:
- colori a base sintetica delle tonalità desiderate (sconsiglio
gli acrilici se non in casi particolari)
- pennelli di varie misure a punta tonda e di buona qualità
- diluente specifico per il colori usati
- vernice fissativa trasparente semilucida
ATTENZIONE!!! Vista la forma e le dimensioni di molti modelli (in particolar modo le astronavi) è fortemente raccomandato l'uso di un aerografo.
LE DIVERSE FASI DELLA COSTRUZIONE DI UN KIT
Scelta del modello.
Come primo modello consiglio di orientarvi su di un modello di astronave dalle forme il
più semplici e lineari possibili e che non sia di dimensioni eccessive. Suggerisco di
lasciar perdere, al momento, quei modelli dotati di illuminazione interna a fibre ottiche
poichè li ritengo poco adatti a chi inizia sia per il costo che per la complessità
costruttiva. I modelli ideali in genere sono quelli raffiguranti le navi federali, di
solito meno complesse di quelle aliene.
Al momento dell'apertura della scatola, date uno sguardo iniziale ai pezzi che compongono
il modellino (senza però staccarli dagli "alberi" dello stampo) e leggete il
foglio di istruzioni per farvi un prima idea delle varie fasi di montaggio. Seguite
scrupolosamente l'ordine di montaggio imposto dalle istruzioni, facendo attenzione al
fatto che alcuni particolari potrebbero dover essere pitturati prima di essere montati.
Prima di procedere all'incollaggio rifinire i pezzi eliminando le bave di stampo con il
cutter e successivamente con carta abrasiva fine. Verificare che gli elementi da unire
combacino perfettamente dato che, una volta incollati, è molto difficile cercare di
dividerli senza danneggiarli. Fare massima attenzione alle parti trasparenti (finestrini e
oblò delle astronavi, nonchè deflettori di navigazione e parti delle gondole dei
motori), infatti è molto facile macchiarle con la colla pregiudicando la riuscita del
modello. Per quanto riguarda la verniciatura e rifinitura vi rimando a uno dei prossimi
articoli.
Spero, in questo mio preliminare, di aver reso l'idea di quello
che si può realizzare seguendo questo particolare ramo del modellismo, e invito i
principianti a non esitare a pormi dei quesiti ai quali risponderò molto volentieri. Ben
vengano anche consigli e idee dai più esperti poichè il settore di cui ci occupiamo
fortunatamente non pone freno alla fantasia e all'inventiva.
Ci vediamo nel prossimo numero.