Tecnologia del XXIII secolo e tecnologia odierna:
un futuro neanche troppo remoto
di Eros Ciaiolo



Ciao a tutti.
In questo numero ci occuperemo di un aspetto importante della tecnologia di Star Trek e cioè del modo in cui è riuscita ad influenzare la sua "collega" odierna, portando a realizzare apparecchiature che con Star Trek hanno MOLTO in comune. Naturalmente, la maggior parte degli apparecchi che esamineremo saranno della Serie Classica, dato che TNG, DS9 e Voyager, sono serie molto piu' recenti. Gli sceneggiatori di queste ultime sono partiti da una base di informazioni molto più vasta e, logicamente, più vicina ai nostri tempi e di conseguenza la loro fantasia si è adeguata, creando apparecchiature che, al momento, sono impossibili tanto quanto un sommergibile ai tempi di Giulio Verne. Alcuni aspetti della fantasia trekker di trent'anni fa, invece, si sono realizzati (o comunque ci sono andati molto vicino...).

Cominciamo dal famoso comunicatore: un apparecchio che permette di comunicare da un punto localizzato sulla superficie di un pianeta ad un altro localizzato sulla stessa superficie o addirittura in orbita.
Dimensioni: all'incirca quelle di un mouse.
Portata: 32.000 Km.
Insomma, una cosa che 30 anni fa sembrava una magia...
Penso che non debba elencarvi le caratteristiche tecniche di qualunque telefonino GSM. In particolare un tipo di GSM, che dalle fattezze (e dal nome...) ricalca perfettamente il comunicatore di Kirk & Co. Posso anche assicurarvi che dopo un po' di pratica, si può riuscire ad aprirlo con lo stesso movimento diventato tanto famoso.


Rimanendo in tema di comunicazioni, passiamo al Commbadge.
Questa spilla-distintivo-comunicatore è la naturale evoluzione del comunicatore della Serie Classica.

Cosa fa il Commbadge:
Localizzatore interno - Il computer della nave può triangolare la posizione del proprietario all'interno della stessa
Monitoraggio medico - Frequenza cardiaca, pulsazioni e temperatura
Comunicatore - Un contatto tramite il tocco attiva i circuiti di trasmissione del computer
Identificazione teletrasporto - Il teletrasporto può identificare singolarmente ogni individuo all'interno di un away team
Chiave di accesso - Le porte della nave leggono i codici di accesso memorizzati
Misure - 6 cm. x 6,5 cm. x 0,8 cm
Peso - 22 grammi
Raggio di trasmissione - 32.000 Km
Durata della carica - 60 giorni di uso normale. Tempo di ricarica 10 minuti
Tipo di adesione - Magnetica sulla maggior parte delle fibre sintetiche

Per quanto riguarda il XX secolo, nel 1985 la Olivetti inglese ha realizzato un sistema cercapersone all'interno di un'azienda basato su badge personali che emettono infrarossi rilevati da una rete di ricevitori posta sui soffitti. Un server Novell NetWare riceve ed elabora i dati raccolti dai sensori ed un apposito software è in grado, tra le altre cose, di indirizzare una telefonata al telefono più vicino al destinatario della telefonata stessa.
Alcuni orologi della Casio possono eseguire un monitoraggio medico su pressione sanguigna, frequenza cardiaca e pulsazioni.
Molti modelli di automobile hanno l'avviamento codificato, cioè non partono se non leggono determinati codici di accesso memorizzati nella chiave d'accensione.
La triangolazione di una posizione può essere facilmente effettuata tramite il sistema satellitare GPS (Global Position System). Dobbiamo solo riuscire a mettere tutto insieme, in uno spazio di 6 x 6,5 X 0,8 cm (Argh...).


Nel settore informatico, le cose si fanno decisamente interessanti:

Cartucce dati della Serie Classica.
Le cartucce dati colorate utilizzate nella Serie Classica sono del tutto identiche come forma e dimensioni agli attuali floppy da 3"½ utilizzati in tutti i personal computer attuali. E se vogliamo esagerare potremmo prendere in considerazione Zip, Jaz, Streaming Tape e il nuovo sistema inventato sempre da IOmega, chiamato Click!


PADD (Personal Access Display Device).
Provate a mettere di fianco i PADD di TNG e i corrispondenti della Serie Classica (quelli neri che ogni tanto venivano "firmati" da Kirk) con qualcuno dei moderni organizer con OCR e collegamento wireless con un personal computer, come per esempio il Newton di Apple. Vi accorgerete che, a parte l'assenza dell'interfaccia LCARS, non sono poi molto diversi tra loro.


Software LCARS.
Spiegare in dettaglio cos'è e come funziona il software LCARS sarebbe un po' lungo e magari potrebbe essere l'argomento di una prossima puntata. Per ora vi dirò che LCARS (acronimo di Library Computer Access and Retrieval System) è un sistema regolato da una intelligenza artificiale molto sofisticata, dove l'equipaggio ha la possibilità di configurare in maniera personale la propria stazione di lavoro. Questo significa che i membri dell'equipaggio sono liberi di configurare il layout dei pannelli e i menù delle procedure per venire incontro al personale stile di lavoro ed al livello di apprendimento. Nel caso in cui si presenti un upgrade del sistema e l'operatore addetto non sia stato ancora istruito sulla nuova configurazione, il software del pannello può essere programmato per emulare la versione precedente fino a quando l'operatore non abbia fatto abbastanza pratica.

Mumble... a parte l'intelligenza artificiale, le ultime versioni dei nostri sistemi operativi hanno molto in comune con questo LCARS.


Riconoscimento vocale del computer.
Quante volte abbiamo ammirato il computer a bordo dell'Enterprise, quel computer che poteva riconoscere la voce di qualsiasi membro dell'equipaggio, in qualunque condizione e, cosa più importante, che CAPIVA quello che gli si stava dicendo...

Trent'anni fa non c'erano neanche i computer, o meglio, c'erano ma erano a valvole, facevano giusto le quattro operazioni fondamentali e senza virgola, figuriamoci riconoscere la voce di un essere umano... Da allora si sono fatti dei progressi. Dalla seconda metà degli anni '80 sono in corso esperimenti di questo genere (anche in Italia, al Tecnopolis CSATA-Novus Ortus), culminati con la commercializzazione di una piccola periferica per porte seriali chiamata Voice Connexion, costruita da una ditta inglese; l'apparecchio non ha mai avuto successo.
Esistono in commercio numerose applicazioni di queste tecnologie dedicate ai disabili.
Negli anni '90 si è visto un considerevole aumento degli sforzi nel campo del riconoscimento vocale, portabandiera per tutti, IBM e Dragon Systems. La IBM Italia da anni sta sperimentando dei sistemi di riconoscimento della voce umana. Nella primavera del 1994 è stato presentato un sistema basato su OS/2 (Warp e successive) in grado di riconoscere il discorso di una sola persona con pause minime ogni due parole. Secondo i tecnici di IBM, nei prossimi anni le pause potrebbero essere molto meno frequenti. Il riconoscimento vocale è disponibile anche in versione americana sul System 7.0.x dei Macintosh Centris e successivi.
Al momento, i programmi più famosi che usano la voce come sistema di input sono Vocal Works, Natural Speaking, Via Voice e Dragon Dictate. Siamo ancora lontani da un riconoscimento "alla Star Trek", infatti questi programmi necessitano di risorse paurose per poter lavorare e se il loro padrone ha il raffreddore...
Però la voglia c'è...


Computer M5 della Serie Classica.
Richard Daystrom, descrivendo le funzionalità del computer, dice che ha ricostruito con dei circuiti complessi le sinapsi del cervello umano. Questa tecnologia non è dissimile da alcuni microchip sperimentali che simulano le sinapsi e dai programmi basati sulla teoria informatica delle reti neurali. Anche la "Fuzzy Logic" sta facendo passi da gigante: attualmente sono già in funzione ascensori che possono risparmiare energia elettrica ottimizzando i percorsi in base alle prenotazioni ai vari piani e variando gli assorbimenti di corrente in base al peso trasportato di volta in volta.
Ultimamente, questa logica che prevede non un bieco 1 e 0, ma un infinito numero di "stadi di mezzo", ha guidato con successo un autocarro in mezzo al traffico cittadino.


Texas Instrument e lo "Xerogel"
La T.I. ha dichiarato di essere al lavoro su DSP e processori che utilizzeranno la cablatura interna in rame e uno speciale materiale chiamato "Xerogel" (non vi ricorda il network in gel della Voyager?). Questa nuova tecnologia permetterà di inserire fino a cinquecento milioni (!) di transistor in un singolo chip. A termine di paragone, i microprocessori odierni contengono dai 5,5 ai 7,5 milioni di transistor. La T.I. peraltro, utilizza già sia il rame che lo Xerogel in alcuni dei suoi prodotti, ma per la prima volta ha pensato di unirli insieme; la compagnia si occuperà di questo progetto nei prossimi cinque anni.


Hypospray.
Recenti studi hanno dimostrato l'efficacia di iniezioni sottocutanee praticate nebulizzando un liquido ad alta pressione nella cute dei pazienti, il principio di questi trattamenti è lo stesso dell'hypospray; esiste già in commercio un'apparecchiatura di questo tipo per gli studi dentistici che inietta l'anestetico ad alta pressione direttamente alla base del dente.
La più promettente di queste pistole per iniezioni è Powder Ject, a elio compresso, in sperimentazione al Radcliffer Hospital di Oxford alla fine del 1996. Consiste di un tubo con un grilletto a pulsante a una delle estremità; schiacciando il pulsante viene aperta una valvola che consente all'elio compresso di fuoriuscire dal serbatoio e di sparare il farmaco nel braccio del paziente. Secondo i progettisti, potrà effettuare il 90% delle iniezioni oggi eseguite con siringhe.

Tricorder medico
Un gruppo congiunto di ricercatori dello Scripps Research Institute della California in collaborazione con il National Insitute of Health ha realizzato quello che si può definire il primo vero e proprio tricorder medico della storia dell'umanità. Molto simile nella struttura e nell'impiego a quello usato nelle quattro serie, questo biosensore portatile è capace di rilevare una serie di composti chimici e la presenza di specifiche molecole tramite il cambio di colore dei suoi led luminosi. Viene anche utilizzato per il controllo dei farmaci, per il loro sviluppo e per la diagnosi di alcune malattie. Questo apparecchio verrà commercializzato entro un paio d'anni. E continuando a stare in tema di medicina, molti studi sulla cecità sono orientati verso la fabbricazione di uno strumento analogo al VISOR indossato da Geordi La Forge. Sebbene La Forge nell'ultimo film Primo Contatto abbia sostituito il suo visore con un paio di occhi elettronici, i ricercatori di un paio di università statunitensi stanno tentando di ricreare il prezioso strumento per restituire, almeno parzialmente, la vista ai non vedenti.


Doccia Sonica.
In Giappone è stata inventata una lavatrice che usa gli ultrasuoni per pulire meglio il bucato. Potrebbe essere un primo passo verso una doccia sonica per umani.


Replicatore.
Nel 1996 la 3D Systems di Valencia, California, ha inventato qualcosa di simile ad un replicatore. Si tratta in pratica di un fax tridimensionale, con il quale possono essere trasmesse copie di oggetti attraverso una linea dati. Il dispositivo ha dei limiti: gli oggetti creati dalla stazione ricevente sono in materiale plastico e non è ovviamente in grado di replicare congegni meccanici o elettronici, ma solamente la forma esteriore dell'oggetto.
Funzionamento: un laser alla postazione di partenza legge la forma dell'oggetto, quello alla postazione di arrivo riproduce la forma originale solidificando in punti ben precisi un polimero plastico liquido.


Bioscanner.
Vi ricordate l'aggeggino che McCoy tirava fuori tutte le volte che qualcuno si faceva la bua? Ora guardate un'apparecchiatura per l'ecografia. E' come per il Commbadge, basta che riusciamo a diminuire le dimensioni... et voilà.


In conclusione, Star Trek non è una cretinata qualsiasi come qualcuno vorrebbe farci credere, ma è lo sforzo di tante persone che, con molta fantasia e contemporaneamente i piedi ben saldi per terra e un pizzico di follia (che non guasta mai...), sono riusciti a inventare cose che tanto "di fantasia" si sono poi dimostrate di non essere. Trent'anni fa, un comunicatore o una cartuccia dati o un bioscanner sembravano stregonerie tanto quanto lo possono sembrare adesso i motori a curvatura o i replicatori o il teletrasporto.

Diamoci altri trent'anni... e poi vedremo.

Live long And Prosper.


Bibliografia e riferimenti.
- WinTrekHelp di Luigi Rosa
- Star Trek Omnipedia
- NCC-1701D Interactive Technical Manual
- Federation Technical Survey
- Internet
- Delos numero 33
- TGM numero 104