Vulcaniani e Vulcano
di Franco Girò
Lunga vita e prosperità.
Questo è sicuramente il saluto, e insieme augurio, più conosciuto sulla Terra, dato che
il primo contatto degli umani con una civiltà aliena avvenne proprio con i vulcaniani.
Le indicazioni sulla data di questo storico incontro sono contrastanti: secondo la Star
Trek Encyclopedia l'invenzione del motore a curvatura, che ha "causato" il
contatto, è avvenuta nel 2061, mentre nel film Star Trek: First Contact il 5
aprile 2063. A parte questo yati degli sceneggiatori, sono proprio gli abitanti di
Vulcano, insieme agli umani, i fondatori della Federazione Unita dei Pianeti.
La storia
Alcuni elementi della preistoria vulcaniana suggeriscono che la
razza di questo mondo discenda da coloni del pianeta Sargon. (Ritorno al domani,
TOS).
Un tempo erano un popolo violento e passionale, con continue lotte tra diverse fazioni e,
di conseguenza, guerre che si protraevano per generazioni, finché intorno all80 a.C.
(data terrestre) il filosofo Surak, considerato il padre della civilta vulcaniana, guidò
il suo popolo a rifiutare le proprie emozioni in favore della pura logica. Un gruppo di
vulcaniani, però, non accettò i suoi insegnamenti e lasciò il pianeta per fondare
l'Impero Stellare Romulano (Il segreto di Spock - prima parte, TNG).
Se sono l'odio, l'invidia, l'avidità, il desiderio per ciò che altri hanno, ma anche il
patriottismo, l'amore e tutti quei sentimenti "buoni" che condizionano le
scelte, a creare interessi di parte e fazioni in lotta tra loro, allora basta sopprimerli,
reprimere le emozioni per far cessare ogni motivo di disputa e lasciare alla logica la
soluzione di ogni problema. I vulcaniani biasimano le emozioni non perché le abbiano
provate in proprio, ma per aver visto e valutato le conseguenze in altri popoli.
Alla
logica si affianca la filosofia dell'IDIC: Infinite Diversità in Infinite
Combinazioni. Quello che viene comunemente chiamato il pensiero di base dei vulcaniani
vuole difendere le diversità, perché senza di esse non c'è stimolo al progresso e
all'evoluzione; senza tolleranza e accettazione dell'altro si va inesorabilmente verso un
pericoloso non-equilibrio. Spock dice che «l'accettazione delle differenze è alla base
della filosofia vulcaniana» (Sfida all'ultimo sangue, TOS) e che «è meraviglioso
come le nostre differenze si combinano per creare nuova verità e bellezza". (La
bellezza è verità?, TOS). Se la logica dà le direttive per definire un
comportamento, esso deve essere anche vagliato sotto il profilo etico, giuridico e morale
(ciò che concerne l'IDIC).
Ma attenzione! La tutela delle diversità non va confusa con l'ingiustizia sociale o la
soppraffazione del più forte sul più debole. Un vulcaniano non potrebbe mai permetterlo.
La società di Vulcano non è strutturata in modo da avere classi sociali disuguali,
anche se il modus vivendi molto legato alle tradizioni, ad antichi rituali e usanze
tribali, potrebbe ricordare il Medioevo terrestre insensibile ai mutamenti.
Rituali e spiritualità
Il rituale del Kolinhar viene insegnato fin da bambini ed
aiuta a purificarsi dalle emozioni in favore della logica pura. Naturalmente sopprimere
gli stati emotivi non vuol dire privarsene totalmente. Se nel passato per conquistare la
compagna si uccidevano tra loro, ora i vulcaniani adulti ogni sette anni subiscono il Pon
farr (il periodo dell'accoppiamento), un abbandono totale della logica in favore delle
emozioni. Durante questo stato sia mentale che fisico, definito plak-tow (febbre
del sangue), il soggetto diventa inconsapevole di tutto ciò che gli capita intorno al di
fuori della ricerca della compagna. Quando i bambini raggiungono i sette anni, i loro
genitori scelgono una futura compagna e i due partecipano ad una cerimonia che li unisce
telepaticamente. Quando arriva l'età adatta essi si uniscono nel rituale del matrimonio.
Un bel Kolinhar, poi, aggiusta tutto!
Abbiamo
detto prima che le origini del "pianeta caldo" potrebbero trovarsi nell'antico
popolo che abitava Sargon.Come Kirk e il suo equipaggio ebbero modo di constatare (Ritorno
al domani, TOS), i sargoniani erano riusciti a sopravvivere alla dimensione materiale,
mantenendo la propria individualità e le proprie caratteristiche personali. Il Katra,
o spirito vivente, potrebbe essere un retaggio sargoniano se le origini di Vulcano sono
quelle dette in precedenza. Si tratta del concetto vulcaniano dell'anima che sopravvive
alla morte. Come è stato descritto ed interpretato, rappresenta la conoscenza, la
personalità e l'essenza di un individuo, ed è trasmissibile, volontariamente, all'atto
della morte per non rendere vane le conoscenze e le esperienze di una persona.
Sarek
dice che il Katra «è la vera essenza», «è tutto ciò che non è fisico», «lo
spirito vivente» e che la perdita del Katra per un vulcaniano significa «perdere tutto
ciò che sapeva, tutto ciò che era». Prima della morte è usanza fare una fusione
mentale (collegamento telepatico tra due persone dove viene condivisa la coscienza di
entrambi) con un amico che viene così incaricato di riportare il Katra su Vulcano. Il fal-tor-pan
è il rituale che unisce nuovamente il katra con il corpo di chi l'aveva trasferito. La
cerimonia non era stata più eseguita per secoli fin quando Sarek, nel 2285, ne fece
richiesta per suo figlio Spock, il cui corpo era stato rigenerato sul pianeta Genesis dopo
la sua morte.
Quando vengono feriti, i vulcaniani concentrano le loro forze, il sangue e anticorpi verso
l'organo lesionato in una specie di auto-ipnosi (Guerra privata, TOS).
Geologia e posizione di Vulcano
Vulcano ha una gravità maggiore della Terra, e la sua atmosfera è più
sottile, perciò i vulcaniani in un ambiente tipicamente terrestre dimostrano una forza
maggiore e un udito più acuto degli umani. Inoltre l'intensità del sole di Vulcano ha
provocato nei suoi abitanti lo sviluppo di una seconda palpebra per proteggere la retina.
Questa seconda membrana si chiude involontariamente quando l'occhio è esposto a una luce
estremamente intensa.
Tre scienziati dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics hanno determinato
quale può essere il più probabile candidato a sole di Vulcano. Sono i fautori del
progetto HK, presso l'osservatorio del Monte Wilson, che prende il nome dalle linee di
calcio H e K nel violetto, entrambi sensibili indicatori di magnetismo stellare. Dal
livello medio di attività magnetica correlato con gli assorbimenti H e K si deduce l'età
della stella; le giovani stelle tendono ad essere più attive delle vecchie. Star Trek
2 di James Blish (Ed. Bantam, 1968) e Star Trek Maps di Jeff Maynard (Ed.
Bantam, 1980) nominano la stella 40 Eridiani come sole di Vulcano. The Star Trek
Spaceflight Tecnology di Stan e Fred Goldstein (Ed. Pocket, 1980) cita invece Epsilon
Eridiani. Gli scienziati sopra chiamati in causa preferiscono l'identificazione di 40
Eridiani, in quanto ha un'età di circa 4 miliardi di anni, circa la stessa età del
nostro sole. Di contro Epsilon Eridiani ha appena di 1 miliardo di anni. Basandosi
sull'evoluzione della vita sulla Terra, la vita su un qualunque pianeta attorno a Epsilon
Eridiani non avrebbe avuto il tempo di evolversi al di là del livello dei batteri, invece
nelle ere su un pianeta orbitante attorno a 40 Eridiani potrebbe essersi evoluta una
civiltà intelligente.
L'astro del giorno del Sig. Spock è un sistema multiplo di stelle di magnitudo 4,4 a
circa 16 anni luce dalla Terra. Presumibilmente Vulcano orbita attorno alla stella
primaria, una nana arancione di tipo spettrale K1. I dati del progetto HK rivelano che ha
un ciclo di macchie solari di circa 11 anni, come il Sole. Le due stelle compagne, una
nana bianca e una nana rossa, orbitano ognuna a circa 400 unità astronomiche dalla
primaria.
Bibliografia e riferimenti:
- The Star trek Encyclopedia di Michael Okuda, Denise Okuda, Debbie Mirek
- Fondazione
Vulcaniana
- Inside Star Trek, bollettino ufficiale dello Star Trek Italian Club
- articoli di Adriana Comaschi, Alessandro Galatiolo, Andrea Cozzolino, Mariapia Narducci