“Aaron dead. World wanderers, we have lost a wise elder. Hackers for right, we are one down. Parents all, we have lost a child. Let us weep.” (Tim Berners-Lee su Twitter)
Ultim’ora: E’ scomparso Aaron Swartz , hacker e programmatore. Ancora minorenne aveva partecipato alla creazione di standard come l’RSS e l’XML ed è stato tra i fondatori di Reddit, il sito di social news che a agosto ha ospitato Barack Obama. Soprattutto, da molti anni a questa parte, era un attivista per i diritti civili e di rete in qualità di fondatore del gruppo di attivisti Demand progress, una delle organizzazioni più attive contro la censura della rete e le leggi antipirateria. Per approfondimenti http://wavu.ahref.eu/post/2013/01/14/aaron-swartz/
– L’eredità di Aaron Swartz
http://www.linkiesta.it/aaron-swartz

 

 

– Il punto sulla simulazione della missione per Marte
http://punto-informatico.it/3686658/PI/News/mars500-una-simulazione-sedentaria.aspx

 

 

 

 

 

 

– Si riparla di una serie televisiva per Star Wars
http://www.wired.com/underwire/2013/01/star-wars-tv-show/

 

 

 

 

 

– A cosa servono i giornali? A catturare l’attenzione delle persone
http://www.youtube.com/watch?v=e512_OxFWyM&feature=player_embedded

 

 


Primo piano:
Oggi l’epidemiologia sempre più basa le sue rilevazioni sulle reti dei social network. Infatti, dagli ultimi dati raccolti a partire da una serie di ricerche via web, con informazioni desunte al momento in Stati Uniti, Canada, Russia e parte dell’Europa, sembra proprio che l’epidemia influenzale del 2013 sarà particolarmente intensa. Uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, segnala che si è già raggiunto il picco influenzale negli Stati Uniti, in particolare nella città di Boston . In realtà sono diversi i sistemi, tutti facenti capo a differenti social network , che concorrono alla valutazione dei tassi di contagio e di tracciamento delle epidemie. Come esempio per comprendere i meccanismi di ricerca possiamo prendere quello effettuato da Google che basa il suo monitoraggio dei sintomi influenzali nel mondo attraverso uno specifico programma Google Flu Trends : in questo caso un algoritmo valuta la correlazione tra il numero di persone che cercano argomenti relativi all’influenza e il numero di persone che manifestano effettivamente sintomi influenzali disegnando alla fine una mappa sanitaria. In Italia, secondo i dati inseriti dai volontari iscritti alla rete Influweb, l’attività influenzale ha appena iniziato la sua fase epidemica: i dati indicano che è stato superato il valore di soglia dei 2 casi per mille volontari – per un totale di 952.000 persone – da quando i medici sentinella hanno ripreso la loro attività di sorveglianza sull’epidemia stagionale. Altre fonti come InfluenzaNet ci rivelano che, per quanto riguarda le analisi virologiche, secondo i dati dell’ECDC, tra i campioni  analizzati positivi al virus dell’influenza, il 70% era del tipo A e il 30% del tipo B. Tra i virus di tipo A, il 59.8% erano del ceppo A(H3) mentre il 40.2% erano  del ceppo pandemico A(H1)pdm09.