Sceriffo Bell: Ha presente Charlie Walser, quello che ha il ranch a est di Sanderson? Beh, per macellare i manzi gli dava un colpo qui con una mazza, gli legava le zampe e gli tagliava la gola. Una volta Charlie aveva un manzo già legato, era pronto a dissanguarlo, ma quello si riprende e comincia a scalciare. 300kg di bovino molto incazzato, mi perdoni per il… Charlie allora prende una pistola e spara in testa a quella cazzo di bestia, ma con tutto quel dimenarsi la pallottola non penetra, rimbalza all’indietro e colpisce Charlie alla spalla. Morale della favola: Charlie ora non riesce neanche a toccarsi il cappello con la mano destra. Il punto è che perfino nella lotta fra l’uomo e il bestiame il risultato non è certo. Adesso i manzi li ammazzano in modo diverso. Usano una pistola ad aria compressa, spara un tondino di ferro tanto così nel cervello, quello viene risucchiato, e l’animale non si accorge di niente.
Carla Jean: Perche mi racconta questo sceriffo?
Sceriffo Bell: Non lo so. Pensieri in libertà.
(Non è un paese per vecchi)

Questo mondo non è un pianeta per dissidenti, rifugiati e migranti: è la conclusione del rapporto annuale di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nel 2012.

 

 

 

“Troppi governi stanno violando i diritti umani in nome del controllo dell’immigrazione, agendo al di là delle legittime misure di controllo alle frontiere. Queste misure non colpiscono solo le persone in fuga dai conflitti. Milioni di migranti sono trascinati in un ciclo di sfruttamento, lavori forzati e abusi sessuali dalle politiche contrarie all’immigrazione”
(Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty international Italia).

 

Qualche statistica (rilevazione su 159 paesi):
– nel 70 per cento dei paesi si pratica la tortura;
– nel 80 per cento dei paesi si sono tenuti dei processi arbitrari;
– nel 50 per cento dei paesi le forze di sicurezza si sono macchiate di omicidi illegali in tempo di pace.
Ancora numeri:
– il 64 per cento dei paesi ha represso il diritto alla libertà d’espressione;
– il 21 per cento invece ha eseguito condanne a morte.
Per concludere:
– ricordiamo che il trattato internazionale sul commercio delle armi è stato votato da 155 stati all’assemblea generale dell’Onu; tre stati (Siria, Corea del Nord e Iran) hanno votato contro;
– nel mondo 15 milioni di persone sono classificate come rifugiati.
Qui trovate il Rapporto annuale di Amnesty International: http://rapportoannuale.amnesty.it/2013