“Abbiamo applicato agli spazzaneve un gps per permettere agli utenti di visualizzarne la posizione e abbiamo dato la possibilità ai cittadini di entrare in contatto per spazzare la neve e di aiutare le persone anziane.” (Kevin Hauswirth)

Ultim’ora: Secondo gli studiosi, almeno una volta all’anno un corpo roccioso esplode nell’atmosfera terrestre, il più delle volte però l’esplosione avviene in zone della Terra spopolate o, ancora più spesso, sopra gli oceani. Un recente caso di asteroide non intercettato è avvenuto l’8 ottobre 2009, quando sopra i cieli dell’Indonesia un meteorite di 10 metri è sfuggito alla rete di sorveglianza ed è esploso nella stratosfera liberando 50 chilotoni di energia, e facendo cadere i frammenti nell’Oceano.[…] Quanto successo in Russia la scorsa settimana (un evento che dovrebbe verificarsi “in media una volta ogni 100 anni”) ha spinto per la  creareazione di una rete di monitoraggio degli asteroidi, capace di rilevare le meteore di piccole dimensioni e lanciare eventuali allarmi di evacuazione. La NASA ha stanziato appositamente un fondo di 5 milioni di dollari per il progetto ATLAS (Asteroid Terrestrial-Impact Last Alert System) dell’Università delle Hawaii, un sistema di 8 telescopi che scrutano il cielo un paio di volte ogni notte e dotati di una fotocamera da 100 megapixel capace di vedere, da San Francisco, un fiammifero acceso a New York. Gli astronomi si aspettano che il progetto sia pienamente operativo entro la fine del 2015. (Fonte Il giornale della Protezione Civile) Per approfondimenti http://news.nationalgeographic.com/news/2013/13/130220-asteroid-hunting-satellite-meteor-space-science/ e http://b612foundation.org/the-gravity-tractor-deflection-concept/

– Google punta sui suoi occhiali a realtà aumentata
http://www.google.com/glass/start/
– Energia dagli oceani
http://www.fp7-marinet.eu/
– Una cover “particolare” per il vostro iPad
http://technabob.com/blog/2013/02/13/knit-star-trek-uniform-ipad-covers/
Primo piano: L’adozione di un sistema di commercio di crediti sanitari tra nazioni, simile a quello già attivo per lo scambio di quote di emissione di gas serra, potrebbe permettere il reperimento dei fondi necessari  per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio fissati dalle Nazioni Unite per il 2015. Un sistema di questo tipo redistribuirebbe il peso degli aiuti internazionali con reciproco vantaggio per i paesi ricchi e per quelli poveri (Fonte Le Scienze) Per approfondimenti: http://www.lescienze.it/news/2013/02/20/news/protocollo_kyoto_per_la_salute_daly_obiettivi_millennio-1517244/)